Giornata dei curricoli della FSC dal titolo “Fake news e il Papa”

  13 novembre 2018

Il 13 novembre la Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale ha ospitato il consueto e atteso appuntamento della "Giornata dei curricoli", occasione offerta agli studenti per approfondire il tema delle "Fake news e il Papa". All'incontro, moderato dalla professoressa Paola Springhetti, sono intervenuti Roberto Beretta, giornalista delle pagine culturali di Avvenire, e Rocco D’Ambrosio, ordinario di Filosofia Politica presso la Facoltà di Scienze Sociali della Pontificia Università Gregoriana.

Introdotto dalla giornalista e docente FSC Paola Springhetti, Roberto Beretta, coautore insieme a Nello Scavo del libro Fake Pope. Le false notizie su Papa Francesco, ha sottolineato il forte legame tra la tecnica del lavoro giornalistico e la dimensione spirituale. Secondo lui infatti “smascherare le falsità è un lavoro che aiuta a ripensare il nostro essere cristiani. Siamo abituati a obbedire, piuttosto che applicare un metodo critico.” La critica, invece, deve abbracciare gli argomenti più vari, deve toccare le tematiche più delicate del nostro tempo “perché siamo persone dotate di ragione”. In particolare la Chiesa, “in quest’epoca di populismi, emotività, dei giudizi dati con la pancia, delle paure irrazionali” deve assumere un ruolo centrale nel dibattito attuale e fare della critica “un vero e proprio diritto”.

Rocco D’Ambrosio, autore di molte opere fra le quali Ce la farà Francesco? La sfida della riforma ecclesiale,  sostiene che “Francesco ce l’ha già fatta”. Egli individua tre gruppi di forza - o “partiti”, come li ha definiti lo stesso D’Ambrosio - che orientano il giudizio sull’operato papale: coloro che ritengono il Papa un supereroe capace di risolvere qualsiasi problema; poi c’è la fazione, molto ricca e potente, di chi ritiene il Pontefice un eretico contrario alla dottrina della Chiesa; infine esiste un terzo partito, il più pericoloso e molto diffuso nell’ambito accademico, costituito da coloro che non sono né contro né a favore di Francesco e vivono in una condizione di pericolosa ambiguità. “Le istituzioni resistono all’innovazione, anche quelle cattoliche” sostiene il prof. D’Ambrosio, che non risparmia critiche nei confronti di una parte del clero, abile nella pratica dell'«etichettamento». "Etichetti una persona perché sei ignorante - conclude Rocco D’Ambrosio - perché non c’è nulla nel Magistero di questo Papa che possa dirsi «eresia»”.