Gli appuntamenti

Religion Today Film Festival 2019: edizione romana

Si rinnova la collaborazione tra il Festival e la FSC. Lunedì 28 ottobre la premiazione della sezione “Nuovi Sguardi”
  23 ottobre 2019

Lunedì 28 ottobre, presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale, si svolgerà la premiazione della sezione “Nuovi Sguardi”, promossa insieme al Religion Today Film Festival di Trento.

Il Religion Today Film Festival, giunto alla sua 22ª edizione, è il primo Festival internazionale e itinerante di cinema delle religioni per una cultura della pace e del dialogo tra persone, popoli, fedi e culture. È un “viaggio nelle differenze”: di culti, credenze, visioni del mondo, ma anche di stili e linguaggi, per un mutuo arricchimento nel confronto e nella conoscenza reciproci.

Quest’anno il tema approfondito riguarda la “missione”, per favorire una conoscenza consapevole e non retorica delle religioni, invitando il pubblico a mettersi in relazione con l’attualità e i grandi cambiamenti sociali in corso.

Da oltre dieci anni il Religion Today Film Festival collabora con la Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’UPS, in particolare attraverso la sezione “Nuovi Sguardi”. La giuria, composta da 14 giovani studenti della FSC coordinati dal prof. Renato Butera, assegnerà il premio ad un film ucraino, “In the field”, premiandolo per la sua qualità tecnica e contenutistica.

«Il cinema ha una funzione pedagogica elevatissima» – dichiara il prof. Butera, docente di Giornalismo e Storia del Cinema dell’UPS e organizzatore della sezione “Nuovi Sguardi” – Il cinema è uno strumento importante da non sottovalutare perché insieme alle «Istituzioni educative tradizionali, scuola, famiglia, Chiesa, svolge un ruolo educativo significativo». I media, tra cui il cinema, «propongono stili di vita e hanno una grande potenza formativa. Riuscire a leggere criticamente i messaggi trasmessi dai film significa contribuire alla maturazione del pubblico, in particolare dei giovani». Come docenti e come salesiani – conclude il prof. Renato Butera – «dobbiamo poter fornire ai nostri studenti le basi per codificare i messaggi trasmessi dai media e abituarli ad una loro interpretazione critica»”.