In memoria

Arrivederci don Abbà, educatore dei giovani

Nell'omelia don Cesare Bissoli ha ricordato l'amico, instancabile ricercatore della Felicità
  5 dicembre 2020

Venerdì 4 dicembre, nella Parrocchia di Santa Maria della Speranza, si sono svolti i funerali di don Giuseppe Abbà.

Nell’omelia, don Cesare Bissoli ha ricordato i numerosi anni di vita vissuti insieme, sempre tra i suoi ragazzi, all’Università, all’oratorio e sulle montagne, durante splendide escursioni sul Monte Rosa. “Don Abbà che tanto studiò le vie virtuose della Felicità, si dedicò a rendere felici tanti ragazzi della parrocchia”, prima ancora che venisse costruita. “Quante salite e quante discese ha fatto don Abbà, sfidando il pensiero di San Tommaso a oltre quattro mila metri, ma con prudenza. Nell’oratorio faceva giocare i ragazzi, li istruiva nella catechesi, li confessava e li incoraggiava. Era proprio un educatore salesiano”. Don Bissoli conclude l’omelia recuperando le parole di San Tommaso: “Non sia turbato il vostro cuore, quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via.”

Don Mauro Mantovani, Rettore dell’Università, ha conosciuto don Giuseppe Abbà all’UPS nel 1986, “da giovane salesiano studente di filosofia. La prima volta che lo raggiunsi in camera sua rimasi sorpreso dal fatto che usava dei coprimaniche di stoffa per proteggere i gomiti. Capii col tempo che veramente chi passa le ore a studiare su una scrivania rischia progressivamente di consumare gli indumenti all’altezza dei gomiti, tenendoli molto appoggiati. Un rischio che lui effettivamente correva, per le ore di studio, la sistematica dedizione, puntuale e appassionata, con la quale si dedicava all’approfondimento delle sue materie di competenza, delle fonti, all’aggiornamento bibliografico, al dialogo con gli altri studiosi e interlocutori, sempre ben scelti, alla qualità delle sue lezioni - arrivava con il suo inconfondibile leggio- al lavoro indefesso per la rivista Salesianum. Ne abbiamo visto i frutti - ha concluso il prof. Mantovani - e in questo senso il suo servizio è stato un vero e proprio fiore all’occhiello per la nostra Università”.

Numerose le attestazioni di dolore sì per la sua scomparsa, ma anche di grande stima e apprezzamento per la sua persona e la sua opera, arrivate da tutto il mondo, a partire dai suoi exallievi. Alcuni studenti (Orazio Moschetti, Marko Zadrić , Luka Grgatovic, Gleodar Marku) hanno condiviso sui social un loro ricordo personale: “Don Abbà, ti ricorderemo sempre col sorriso, col tuo sguardo sempre attento, pronto a rivolgerci parole sagge, di conforto e ironiche, col tuo essere sempre raccolto in preghiera. Adesso sarai accanto al tuo adorato San Tommaso e a Don Bosco. Sei stato un grande Padre, Maestro, Amico, Confessore e Guida! Prega per noi, perché possiamo essere uomini di Dio, pieni di virtù”.