Comunicazione sociale

“Stop al bullismo e alle violenze”, attraverso il cinema

Prosegue l’impegno della nostra Università nel progetto dell’Istituto Comprensivo “Via Renato Fucini” di Roma
  7 marzo 2022

Continua l’accordo di collaborazione tra la nostra Università e l’Istituto Comprensivo “Via Renato Fucini” di Roma, tramite cui sosteniamo il progetto “Stop al bullismo e alle violenze”.

Il fenomeno del bullismo, legato a quello del cyberbullismo e agli atti di discriminazioni, costituisce una violazione dei diritti dei bambini e dei ragazzi, ne impedisce il corretto sviluppo psicologico e ne lede la dignità. Le ultime ricerche in Europa e in Italia attestano che gli episodi di bullismo e cyberbullismo, in costante aumento nelle scuole, sono spesso collegati con atti di discriminazione e la fascia maggiormente coinvolta riguarda proprio i ragazzi tra gli 11 e i 14 anni.

 La Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale sta conducendo la seconda fase, dedicata all’attività audiovisiva. Attraverso il linguaggio cinematografico, le classi analizzano il tema del bullismo a partire dal lungometraggio “Luca” con la tecnica dello “stop and go”, commenta il prof. Renato Butera, docente della Facoltà. Durante la visione del film i ragazzi possono interrompere la narrazione, sequenza per sequenza, per far emergere caratteri e comportamenti dei personaggi principali. La tecnica permette di commentare le conseguenze dell’agire e l’analisi etico-antropologico consente di evidenziare i significati etici che derivano dai comportamenti.

Il progetto ha visto una prima fase di prevenzione primaria e promozione del benessere psicologico e sociale dei ragazzi, coordinata dal prof. Zbigniew Szczepan Formella, Direttore dell’Istituto di Psicologia della Facoltà di Scienze dell’Educazione: psicologi, ricercatori, docenti con competenze specifiche nelle aree di psicologia scolastica, psicologia dell’età evolutiva con formazione in Terapia Relazionale Emotiva (RET), psicoterapia cognitivo-comportamentale nell’età evolutiva, psicologi/psicoterapeuti esperti nella conduzione di gruppi di adolescenti.

 

Nello specifico il progetto, portato avanti dall’Istituto, prevede:

  • l’attivazione di uno sportello psicologico;
  • la conoscenza e la gestione dei vissuti emotivi che sono molto importanti per il benessere psicofisico. Infatti, imparare ad assumere la prospettiva dell’altro, cioè promuovere la capacità empatica, permette di incrementare le abilità sociali come il rispetto e l’accettazione della diversità nei confronti dell’altro. Tali abilità, a loro volta, favoriscono la manifestazione di comportamenti positivi e riducono la frequenza di condotte negative;
  • l’attuazione di un percorso educativo che porti i ragazzi a una maggiore consapevolezza dei danni provocati dal bullismo.

 In questo progetto sono coinvolte anche associazioni, Polizia postale, magistrati e avvocati che da sempre si occupano del contrasto al fenomeno del bullismo.