Filosofia

I quattro volti di Socrate

Uno studio sulle molteplici interpretazioni di uno dei più importanti esponenti della tradizione filosofica occidentale
  2 novembre 2020

Ricollegare il personaggio alle sue fonti maggiori per ripensarlo da varie prospettive in modo da lasciarsi coinvolgere nella salutare inquietudine socratica, è questo l’obiettivo del libro I quattro volti di Socrate. Il Buffone, il Cittadino esemplare, il Maestro, il Proteiforme. Lo studio del prof. Maurizio Marin, docente della Facoltà di Filosofia, ci introduce con Aristofane alla complessa e suggestiva realtà culturale del teatro ateniese; nell’aspra critica aristofanesca emerge un interessante collegamento con il tragediografo Euripide e alcune caratteristiche fisiche buffe accolte anche dagli altri interpreti. Con Senofonte riemerge la mentalità aristocratica che idealizza il buon cittadino, non si nega l’originalità e l’aspetto buffo di Socrate, ma si accentua il senso pratico, la religiosità, soprattutto quando viene difeso dalle pesanti accuse di Policrate. Negli scritti di Platone si riscopre la profondità di Socrate, la potenza della sua maieutica, la capacità educativa e il passaggio dalla conversazione alla dialettica. Socrate diventa il simbolo del filosofo, sottolinea il prof. Marin, consapevole della propria missione politica nell’ambito educativo, l’instancabile ricercatore della verità e soprattutto del valore della propria anima.

Per ciascuna di queste fonti sono indicati i passi dei loro scritti e gli studi recenti che li approfondiscono. Nella quarta parte del volume sono raccolte, sotto la prospettiva del “Proteiforme”, molte altre interpretazioni di Socrate, a iniziare dai suoi discepoli fino agli studi più recenti.

Una ricerca, quella condotto dall’autore, che si basa su studi già svolti per offrire una panoramica della ricchezza dei modi d’interpretarlo: al Buffone denigrato da Aristofane, al Cittadino esemplare esaltato da Senofonte, al Maestro ammirato da Platone si aggiungono molte altre rappresentazioni di Socrate che si trasformano come Proteo e non si lasciano bloccare da nessuna definizione, coinvolgendo anche il lettore nella ricerca.